Indice:
Introduzione
Cos’è un brand book
A cosa serve
Le parti fondamentali
Esempi
Cos’è un brand book? A cosa serve? Come si costruisce e quali sono le parti fondamentali che deve avere? Quali sono i migliori esempi da vedere?
Per rispondere a tutte queste domane, dovrai dedicarmi un po’ del tuo tempo e metterti comodo a leggere. Ma ti prometto che quando sarai arrivato alla fine, avrai tutte le informazioni che ti servono sull’argomento. Pronto? Iniziamo!
1 • Cos’è un brand book
È strumento di comunicazione essenziale per veicolare l’essenza del tuo brand. Può essere un documento solo digitale in pdf o stampato su un supporto cartaceo come fosse un libro o un manuale. Questo dipende dall’uso che dovrai farne.
Se ad esempio, hai uno studio, a mio avviso, dovresti avere entrambe le versioni, quella in digitale da inviare ad eventuali collaboratori e quella stampata, magari con qualche formato e carta particolare, da far sfogliare sul posto.
2 • A cosa serve un brand book
Lo scopo è assicurare che l’identità del tuo brand venga sempre rispettata in ogni canale e materiale di comunicazione (blog, social media, email, newsletter, biglietti da visita, brochure) da tutte le persone che ci vengono in contatto (dipendenti, clienti, partners ecc.).
Tanto più è grande l’azienda tanto più il brand book dovrà essere accurato e dettagliato per poter guidare i lettori e far risparmiare tempo, denaro e frustrazione.
Immagina un brand come Skype che ha centinaia di dipendenti, secondo te può permettersi di istruire ogni singola persona? Sicuramente no. La cosa migliore è fornire uno strumento che raccolga tutte le informazioni.
Quindi possiamo affermare che ha un duplice scopo: da una parte istruisce e dall’altra controlla.
3 • Le parti fondamentali
Il brand book, può essere considerato come una Bibbia per il tuo business, dove sono riportati nero su bianco i pilastri su cui si fonda il tuo brand.
Il lettore deve arrivare a sapere chi sei, perché lo fai, cosa fai, per chi lo fai, come parli e cosa vendi, in maniera chiara e inequivocabile.
La struttura e la lunghezza dipendono dalle esigenze aziendali. Per un’impresa piccola possono bastare le indicazioni essenziali: usi del logo, colori del marchio, il font utilizzato mentre per una grande e strutturata serviranno molte più indicazioni come ad esempio le linee guida sulla comunicazione sui veicoli o lo stile da adottare nei punti vendita.
Ci sono però delle sezioni che non possono mancare e che troverai sempre, quali:
- L’introduzione
- Il marchio istituzionale
- I colori, iconografia e immagini
- La tipografia
- Il tono di voce
3.1 L’introduzione
È forse una delle parti più importanti, qui va spiegata l’essenza del marchio.
Bisogna raccontare la storia del marchio, la visione, la missione, i valori, la brand positioning, l’unique Selling Proposition (USP).
Deve risultare chiaro qual è il problema che risolvi, come lo risolvi e quanto efficacemente il tuo prodotto ti racconta.
3.2 Il marchio
Probabilmente la seconda parte più importante.
In questa sezione vanno spiegati:
- Gli elementi valoriali
- Gli elementi costruttivi
- L’area di rispetto
- Le dimensioni minime
- Le versioni colore
- Le rappresentazioni grafiche non consentite
3.3 I colori, iconografia e immagini
Se mi segui su Instagram, sai quanto rilevanti sono per me i colori. Infatti una sezione dovrà essere dedicata interamente alla palette associata al brand sia quella primaria che secondaria, dove verranno usati e come.
Andranno indicati i codici colore in CMYK e RGB, o se sono stati usati i pantoni specificare il codice.
Puoi aggiungere anche il perché hai scelto quei colori e cosa significano per il tuo brand.
Se la tua comunicazione prevede l’uso di texture e icone, è importante definire anche il loro inserimento nello spazio comunicativo, oltre al trattamento e al tono delle immagini. Ad esempio se devono richiamare un certo stile (minimal, vintage ecc.), se devono avere una certa tonalità e così via. Ti consiglio per questo punto di dare un’occhiata al brand book di Audi.
3.4 La tipografia
In questa parte devi riportare tutte le specifiche relative al font che utilizzi (il nome, le varianti, se usi il maiuscolo o il minuscolo) ma anche le indicazioni tipografiche per supportare il design della comunicazione sui vari canali e sulle eventuali campagne pubblicitarie sia online che offline.
Se il tuo è un brand internazionale, dovrai considerare anche il cambio di orientamento della scrittura e l’uso di un linguaggio completamente diverso da quello latino.
3.5 Il tono di voce
Infine, per questa versione ridotta, c’è il tono di voce che è parte integrante del tuo brand in quanto ti rende unico e subito riconoscibile.
Quindi dovrai spiegare come parli al tuo pubblico specificando ad esempio se usi un tono formale o amichevole. Così da un lato rafforzerai la personalità del brand e dall’altro allineerai tutte le comunicazioni aziendali, a prescindere da chiunque stia scrivendo.
4 • Esempi da cui prendere ispirazione
Se vuoi vedere come i grandi brand organizzano i loro brand book, ti lascio una bella lista di link per curiosare come hanno strutturato i loro manuali.
Siamo arrivati alla fine di questo lungo articolo. Spero di averti dato tante informazioni utili e di averti fatto comprendere quanto sia importante avere un buon brand book.